venerdì 29 febbraio 2008

Hina Matsuri


Il 3° giorno del 3°mese dell'anno in Giappone è Hina Matsuri, la Festa delle Bambole.
Originariamente le bambole (hina ningyou) erano di carta e venivano usate come ricettacolo per le negatività accumulate nel corso dell'anno e venivano gettate nei fiumi, un modo per scacciare la malasorte.
Dopo il periodo Edo (1600-1867) le bambole sono diventate una raffigurazione della corte feudale, e la festa una celebrazione delle bambine presenti in famiglia. Le famiglie più tradizionaliste conservano da generazioni la loro collezione di bambole.
Il 3 Marzo di ogni anno, nelle case giapponesi, viene allestita una rappresentazione con una schema di base tradizionale che ogni famiglia deve rispettare: una sorta di scalinata composta da sette ripiani scalati uno dall'altro alla stessa distanza e ricoperta di panno rosso. Sul ripiano più alto vengono esposti le bambole rappresentanti l'imperatore (Odairi-sama) e l'imperatrice (Ohime-sama) in costumi antichi da cerimonia, seduti e con il volto rivolto allo spettatore; alle loro spalle sono posti due paraventi dorati e ai loro finchi due lanterne a stelo.
Nei ripiani inferiori troviamo la corte, dame di compagnia, servitori, ma anche decorazioni floreali, mobili e preziosi oggetti di uso domestico riprodotti in scala ridotta.
Il tutto può solo essere guardato e mai toccato.
L' esposizione delle bambole è destinata a rallegrare le bambine della famiglia per cui vengono esposte solo nelle case di famiglie dove vi siano delle figlie femmine; ed è dedicata a tutte le "dame" della casa nella speranza che le bambine si sposino presto.
La rappresentazione serve ad esaltare i tradizionali ruoli dei sessi all'interno della famiglia; e il decoro della società feudale è stato scelto per l'impatto coreografico che ha sulle menti dei giovani, chiamati a riprodurlo una volta adulti... nel caso delle donne sposandosi. Le bambole fanno la loro parte, vengono esposte anche un mese prima per giore della loro bellezza, ma una volta passata la festa vengono subito messe via; la parola katazukeru , "mettere via", se scritta con kanji diversi significa proprio sposarsi. Riporre le bambole rapidamente dopo la festa equivale ad una preghiera per un matrimonio che non avvenga troppo al di là del tempo.
Il giorno di Hina Matsuri si mangia anche qualcosa di speciale, l' hamaguri, un mollusco bivalve che viene arrostito nella sua conchiglia e che sta a simboleggiare l'unità della coppia e ancor di più la fedeltà, qualità importantissima per una donna. Si beve del sakè dolce... ed anche alle bambole viene offerto del cibo: hishimochi (dolci di riso), e hina arare (palline di riso essiccato).

domenica 24 febbraio 2008

Visual Kei

Lo stile visual nasce a cavallo degli anni '70 - '80, in Giappone, ispirato ad alcuni stili occidentali quali punk, glam, gotico e dark.
E' una caratteristica delle rock band giapponesi, composte quasi esclusivamente da da artisti di sesso maschile che si esibiscono indossando vestiti vistosi caratterizzati da tessuti quali pizzo e pelle, e dalla presenza di numerosi accessori come borchie, cinghie e piercing; capelli lunghi e tinti con acconciature stravaganti e un trucco pesante che da un aspetto androgino.
Il look visual, tuttavia, non si presta a nessuna catalogazione in quanto può spaziare dal mondo colorato e luccicante del glam a quello opposto del gotico. Ogni artista o gruppo può scegliere di adottare il visual in diverse forme e misure.
Band storiche da ricordare nello stile visual sono sicuramente:

- X-Japan - Malice Mizer - Luna Sea - Moi dix Mois
All'interno del Visual kei sono cresciuti svariati movimenti popolari, il fashion style Gothic lolita, e i sottogeneri musicali; due esempi sono l' EroGuro (erotic & grotesque... una forma artistica che ha a che fare con il sesso, la violenza... bizzarra e grottesca), e l' Angura Kei.
Un altro sottogenere importante è l' Oshare Kei, che iniziò a comparire in Giappone intorno al 2001. Oshare significa "elegante" o "alla moda". Lo stile d'abbigliamento di questo genere è solitamente colorato e vivace. In questo stile troviamo band quali i Panic Channel, i Milphinne e gli Antic Cafe.



venerdì 15 febbraio 2008

La Geisha

Geisha è un termine giapponese comporto da due kanji (gei) che significa "arte" e (sha) che significa "persona". Il termine geisha vorrebbe dire, in italiano, "persona d'arte" o meglio, "artista".
L'apprendista geisha è chiamata maiko (舞妓), parola anch'essa di due kanji: (mai) che significa "danzante" e (ko) che significa "fanciulla".
Nell'epoca Kamakura la donna veniva confinata in casa, sottomessa all'uomo, poco educata e poco attraente. La conseguente noia che provavano gli uomini li portava a cercare la donna ideale che non avevano in casa, una donna più indipendente e con più personalità: la geisha.
L'arte della geishe nasce nel periodo Tokugawa (1600-1868), ma la geisha in quanto tale non compare fino all'era Meiji.
La prima figura paragonabile alla geisha è la cosidetta saburuko: cortigiane specializzate nell'intrattenimento delle classi nobili. Ebbero il loro apice nel VII secolo per poi scomparire pochi secoli dopo, soppiantate dalle juuyo, ossia prostitute d'alto bordo.
Per poter cominciare a parlare di una figura simile all'odierna "donna d'arte" si deve arrivare al 1600, quando alle feste degli aristocratici, a parte le juuyo, cominciarono a partecipare le prime geisha, che inizialmente erano uomini aventi il compito di intrattenere gli ospiti con balli e canti... una sorta di giullari.
Col tempo cominciarono ad apparire anche le prime geisha donne che ben presto soppiantarono gli uomini.
Quando, nel 1617, durante il perido Edo, Tokugawa Hidetada, secondo shogun Tokugawa, rese la prostituzione legale, le case di piacere si moltiplicarono a dismisura e, poichè laprofessione della geisha era ancora in fase di assestamento, spesso questa figuara veniva confusa con quella della prostituta. Infatti, anche se alle geisha fu subito proibito di acquistare la licenza di prostituzione, il controllo non era molto stretto. Fu solo nel XIX secolo, quando le geisha avevano soppiantato le juuyo, che vennero emanate leggi più precise in tale proposito; in tutte le principali città del Giappone vennero creati dei quartieri, detti hanamachi (città dei fiori) dove potessero sorgere le case da tè (ochaya) e le case delle geishe (okiya), distinti dai bordelli... le geishe e le prostitute diventarono così due figure distinte ( anche se, tutt'oggi, c'è chi associa le geishe alle prostitute).
L'immagine del viso bianco della geisha, con le labbra rosse come due petali, è un'opera d'arte vivente.
Le geishe sono intrattenitrici da tavolo, richieste per la loro arguzia e la capacità nel conversare. Persino in età avanzata alcune geishe sono rispettate come esponenti delle arti tradizionali.
Oggi una geisha può guadagnare parecchio denaro, che investe però nel guardaroba; una geisha non può portare lo stesso kimono con lo stesso cliente per più di due volte.
Alcune geishe hanno sposato dei Primi Ministri: Katsura nel periodo Meiji e Yoshda negli anni '50. Nel 1989 uno scandalo con una geisha fece cadere il Primo Ministro Uno a soli due mesi dalla sua elezione.
In epoche antiche le ragazze venivano addestrate sin dall'infanzia per diventare geishe, oggi cominciano poco prima dei vent'anni. Centinaia di ragazze aspirano ad essere una geisha, ma solo poche superano il rigoroso addestramento come maiko presso l'okiya, dove vengono insegnati loro il canto, la danza, la pratica dello shamisen (liuto giapponese a tre corde) e dove imparano le regole comportamentali.
Prima della II Guerra Mondiale il numero delle geishe si aggirava intorno alle 100.000, oggi le geishe raggiungono a malapena le 8000 unità.
Le comunità di geisha che tutt'oggi esistono sono quella di Tokyo e quella di Kyoto, la più importante, in cui esistono cinque hanamachi, i più famosi e importanti dei quali sono:quello di Gion, quello di Pontocho, quello di Miyagawacho e quello di Kamishichiken.
Tokyo invece ne conta sei: Shimbashi, Akasaka, Asakusa, Yoshicho, Kagurazaka e Hachioji.

sabato 9 febbraio 2008

Yoshiki Hayashi


Su questo blog non può mancare un intervento dedicato al mio amato... il Sublime Essere Supremo Yoshiki!!! *_*
Nato a Tateyama, Chiba, il 20-11-1965, è noto soprattutto per essere il fondatore, pianista e batterista degli X-Japan... nonchè per aver scritto la maggior parte delle loro canzoni (tra cui cito, tanto per ricordarne qualcuna, TEARS, SAY ANYTHING, ENDLESS RAIN, FOREVER LOVE, KURENAI... e basta perchè potrei scriverle tutte altrimenti! XD)! ^^
Comincia a suonare il piano all'età di 5 anni e successivamente comincia a suonare anche la batteria. All'età di 10 anni trova il corpo senza vita del padre, suicidatosi per problemi economici. Yoshiki scriverà la canzone TEARS proprio in onore di suo padre.
Nel 1982, alla fine della scuola, forma gli X insieme al suo amico d'infanzia Toshi. Nel 1986, grazie all'aiuto della madre, che vende l'impresa di famiglia, fonda la Extasy Records per poter avviare la carriera degli X che non trovavano un produttore discografico. Al gruppo si uniscono poi Pata e hide, chitarristi, e il bassista Taiji; dopo l'abbandono di quest'ultimo nel gruppo entra Heath.
Nel 1992 gli X cambiano il nome in X-Japan, perchè, in uno dei vari viaggi negli USA avevano scoperto che già esisteva una rock band col nome X. Nel gruppo Yoshiki suonava sia la batteria che il piano, alternandosi, durante i concerti, tra i due strumenti; quando invece la canzone non permetteva il cambio pre registrava o la traccia del piano o quella della batteria dedicandosi completamente a uno dei due strumenti.
Per la violenza con cui suona la batteria ha avuto vari problemi al collo ed è stato costretto a portare un collare. Oltre al piano e alla batteria suona anche la chitarra e il basso.
Durante la sua carriera negli X-Japan lavora anche ad alcuni progetti solisti, tra cui:

- V2 con Tetsuya Komuro dei Globe, nel 1991 realizzano il singolo EYES OF VENUS
- ETERNAL MELODY con la London Philarmonic Orchestra e George Martin (Beatles) in cui include alcune canzoni degli X-Japan e il pezzo classico AMETHYST
- Nel 1994 con Roger Taylor (Queen) realizza il singolo FOREIGN SAND
- pubblica due compilation intitolate YOSHIKI SELECTION in cui si possono ascoltare i suoi pezzi classici preferiti, suonati da lui
- Nella compilation KISS MY ASS - A TRIBUTE TO KISS riarrangia la canzone BLACK DIAMOND e la esegue con l' American Symphony Orchestra.

Nel 1997 Toshi decide di lasciare la band e gli X-Japan si sciolgono.
Yoshiki aveva intenzione di riformare la band nel 2000 assieme a hide, ma questo non fu possibile a causa della morte del giovane chitarrista nel Maggio 1998.
Dopo i funerali di hide, dove gli X-Japan eseguono FOREVER LOVE, e dove Yoshiki tenne un discorso, si trasferì a Los Angeles. Continuò a lavorare come autore e produttore lanciando vari gruppi con la sua etichetta Extasy Records, tra cui i Dir en Grey, i Glay, Kiedney Thieves, Abandoned Pools...
Nel Novembre 1999 riappare in pubblico; esegue la canzone ANNIVERSARY alle celebrazioni per il 10° anniversario della salita al trono dell' Imperatore.
Nel Dicembre 2002 Yoshiki torna on stage presentando il suo nuovo progetto Violet UK; Violet deriva dal fatto che combinando tutti i colori, ne deriverà sempre il viola, qui si combinano diversi generi musicali dati da sprazzi di batteria digitale, un tocco di pianoforte e chitarra elettrica. Vocalist femminili completano queste sonorità.
UK perchè tutti i brani sono in inglese.
Dal Settembre 2004 all' Agosto 2005 si unisce alla band Globe.
Sempre nel 2005 partecipa all' Expo 2005. Recentemente ha fornito la colonna sonora per il film horror CATACOMBS e ha formato la rock band S.K.I.N. assieme a Gackt (ex Malice Mizer), Sugizo (ex Luna Sea), Miyavi e Ju-Ken del Gackt Job.
Nel 2007 gli X-Japan si riuniscono, la band apparirà nella colonna sonora del film horror SAW IV, con I.V. una canzone scritta da Yoshiki e contenente materiale inedito scritto da hide. La band ha annunciato anche due date al Tokyo Dome il 28 e il 30 Marzo.

Chiudo così questo articolo (un pò lunghino ^^) dedicato a Yoshiki-san... un autentico genio, con un talento musicale mostruoso, che spero venga finalmente riconosciuto in tutto il mondo!

giovedì 7 febbraio 2008

La prima geisha occidentale


Girovagavo per la rete e ho trovato, sul sito del Corriere della Sera, la notizia di una ragazza australiana (di Melbourne) che, dopo anni di tirocinio, è diventata la prima donna occidentale ad entrare a far parte del centenario mondo delle geishe.
Sayuki, questo il suo nome, è arrivata in Giappone a 15 anni per una vacanza studio e, innamoratasi delle tradizioni del Paese del Sol Levante, ha deciso di rimanervi.
Il suo tirocinio è avvenuto in casa di una geisha di Asakusa, quartiere dove, negli anni '30, le geishe vissero il loro periodo di massimo splendore; e ha richiesto l' esercizio di tutte le arti che sono richieste a un'intrattenitrice del suo rango, tra cui la cerimonia del tè, l'arte della danza e la conversazione.
Ora che è una geisha a tutti gli effetti, Sayuki è impegnata nell'organizzazione di cene e banchetti che comprendono sempre anche uno spettacolo musicale o di ballo; ed ha anche un sito internet che permette di contattarla! ^^

Se volete leggere l'articolo completo basta cliccare qui!!! ^^

mercoledì 6 febbraio 2008

Sapporo Yuki Matsuri


A Sapporo (Hokkaido) è in corso, dal 5 all'11 Febbraio, il 59° Sapporo Yuki Matsuri, ossia il Festival della neve di Sapporo, che si svolge ogni anno a Febbraio nell'omonima città.
Nell'Odori koen, a Makomanai e Susukino, tre località di Sapporo, vengono costruite più di 300 statue gigantesche fatte con ghiacchio e neve.
La festa è nata nel 1951, quando degli alunni di una scuola superiore costruirono, proprio nell' Odori koen (il parco della città) 6 piccole sculture di neve.
Se di giorno queste sculture sono a dir poco fantastiche, di notte, con le luminarie della città, diventano uno spettacolo che toglie veramente il fiato!!!

lunedì 4 febbraio 2008

Kitchen - Banana Yoshimoto


Uno dei più bei libri di Banana Yoshimoto... forse il più bello in assoluto! Io lo adoro... l'ho letto e riletto, e ancora non mi stanco di riaprirlo! ^^
E' la storia di Mikage, che dopo aver perso i genitori, perde anche la nonna con cui viveva restando così sola.
Si trasferisce allora a casa di Yuichi suo compagno di università e amico della nonna, che vive con la madre, Eriko. Più avanti scoprirà che Eriko in realtà è il padre di Yuichi, che è diventato donna dopo la morte della moglie. Grazie a questa convivenza Mikage ritrova il suo equilibrio perduto.
Dopo alcuni mesi la ragazza decide di tornare a vivere da sola, lascia l'università e si dedica alla sua grande passione, la cucina, diventando l'aiuto di una nota professionista.
Una notte Yuichi le telefona, dopo mesi che non si sentivano, e le dice che sua madre è morta, assasinata, alcuni mesi prima, da uno dei clienti del bar in cui lavorava... il ragazzo non aveva avuto il coraggio di dirglielo per tutto quel tempo... A Mikage cade il mondo addosso, si convince quasi che tutte le persone che ama siano destinate a morire. La mattina dopo viene a sapere che dovrà partire per lavoro... e non può rifiutare... la sera decide allora di stare vicino a Yuichi e dorme a casa del ragazzo.
Il giorno dopo una ragazza, compagna di Yuichi, si presenta da lei facendole una scenata di gelosia... dicendole che non può fare i propri comodi col ragazzo, e che, se ne è innamorata, deve prendersi anche gli obblighi derivanti da una relazione... le stesse cose le vengono ripetute da Chika-chan, una collega di Eriko... che inoltre le dice che Yuichi è partito, e le dice dove può trovarlo. Anche Mikage parte per il suo lavoro, e una sera si decide a telefonare al ragazzo,e capisce che probabilmente quella sarà l’ultima volta che lo sentirà, perché lui continuerà a fuggire da tutti. Decide allora... vuole raggiungerlo... anche se solo per una notte... arrivata all'albergo dove Yuichi alloggia irrompe nella sua camera dalla finestra... al mattino dopo riparte, ma risentirà il ragazzo telefonicamente prima che il suo viaggio di lavoro finisca... Yuichi è tornato a Tokyo, lei tornerà la sera... si danno appuntamento per cenare insieme a casa.

Il libro parla della solitudine giovanile; il titolo deriva dall'ossessione della protagonista per la cucina, simbolo della sua ricerca di protezione e di calore; metafora della faticosa ricerca della dimensione familiare perduta, ma sempre desiderata.

“Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola. Nei momenti in cui sono molto stanca, mi succede spesso di fantasticare. Penso che quando verrà il momento di morire, vorrei che fosse in cucina. Che io mi trovi da sola in un posto freddo, o al caldo insieme a qualcuno, mi piacerebbe poterlo affrontare senza paura. Magari fosse in cucina!”

domenica 3 febbraio 2008

Hattori Hanzo

Chi ha visto "KILL BILL" si ricorderà sicuramente di Hattori Hanzo... l'abilissimo forgiatore di katane, che crea la spada per la Sposa.
Ma Hanzo (1541 - 1596) non è solo il personaggio che appare nel film, bensì una figura realmente esistita; nato come vassalo del clan Matsudaira, e spesso chiamato anche Devil Hanzo a causa della crudeltà che dimostrava in battaglia, servì sotto Tokugawa Ieyasu.
Si narra che divenne un ninja esperto giovanissimo, a soli 12 anni... e che fu riconosciuto come maestro ninja a soli 18 anni. Prese parte alla sua prima battaglia all'età di 16 anni, e combattè nella battaglia di Anegawa e nella battaglia di Mikatagahara giungendo all'apice della sua fama nel 1582, alla morte di Oda Nobunaga.
Morì nel 1596, all'età di 55 anni, ucciso in combattimento da un ninja nemico.
Lasciò un successore, Hattori Masanari, che però non ebbe il suo stesso successo come ninja.
Nel Palazzo Imperiale di Tokyo è possibile vedere l'Hanzo - mon... la porta di Hanzo, chiamata così in suo onore.
Le sue ceneri si trovano nel cimitero Sainen-ji a Tokyo assieme alle sue armi.

sabato 2 febbraio 2008

Konnichiwa!!! ^^

Benvenuti a tutti sul mio blog!!! ^^
In fuga dallo space di msn, che mi ha creato non poche crisi isteriche per la sua lentezza, mi ritrovo finalmente ad aprire un blog serio!!! XD
E di che parlerò qui?! Semplice... della mia più grande passione... del Giappone!
Del mio amore per questa terra, che è nato durante la mia infanzia vedendo gli anime; dei miei manga preferiti... della j-music, della storia e delle tradizioni di questo paese, dei miei progressi (piuttosto dei miei fallimenti XDDD) nello studio del giapponese (sono arenata alle vocali da 2 mesi!!! ^^" ma un giorno lo parlerò in modo fluente! XD) e del mio sogno... che forse si sta per realizzare... quello di poter vivere il Nihon in prima persona!!! ^^
Tenetevi pronti ad entrare in questo mio pazzo mondo!!! XD
Stay tuned!