martedì 2 dicembre 2008

Vinci il Samsung Omnia i900 con Evastyle e Affarionweb























Alur... io voglio questo telefonino! XD
E quindi eccomi pronta a partecipare al contest di Evastyle e Affarionweb!
Volete partecipare anche voi?! Niente di più facile... basta leggere quanto scritto sul regolamento! ^^

Io intanto incrocio tutto l'incrociabile! XDDD

martedì 19 agosto 2008

GIAPPONE, ULTIME CORSE PER LO SHINKANSEN


TOKYO - Il primo treno proiettile della storia, lo shinkansen serie 'Zero', ha ormai i giorni contati prima del definitivo pensionamento, fissato per novembre, ma la sua popolarità tra i viaggiatori nipponici continua ad aumentare.

Sono sempre di più, infatti, i passeggeri che acquistano biglietti solo per fare una corsa sul venerando treno proiettile prima del suo ritiro dalle rotaie, indipendentemente dalla destinazione. Per venire incontro alle richieste del pubblico, l'operatore ferroviario Jr sta organizzando appositi tour con speciali pacchetti a prezzi scontati, che stanno riscuotendo un notevole successo tra appassionati di treni, famiglie in gita e persino scolaresche, tutti quanti 'stregati' dal fascino intramontabile dello 'Zero' e del suo inconfondibile 'nasone' nero sulla punta della motrice.

Il primo treno proiettile della storia fu inaugurato nel 1964, in occasione delle olimpiadi di Tokyo, e fu uno dei simboli più riconoscibili della rinascita del Giappone dalle rovine della Seconda guerra mondiale. In oltre 40 anni di servizio non ha mai subito incidenti o deragliamenti. Capace di raggiungere velocità impensabili per l'epoca, circa 210 chilometri orari, la serie 'Zero' è stata sostituita gradualmente con nuovi modelli, rimanendo ancora in servizio - e lo sarà fino a novembre - grazie alla sua totale affidabilità, con un paio di convogli sulla linea che collega la città centrale di Osaka all'isola meridionale di Kyushu.

Fonte: ansa.it

lunedì 18 agosto 2008

I'm back! XDDDD

E finalmente mi decido ad aggiornare... mamma mia... è da Giugno che non scrivo più! O.o
Un pò perchè ero troppo impegnata... un pò la pigrizia... urge rimediare! ^^
E quale miglior modo di ricominciare a scrivere su questo blog se non con tre bei video X-Japan related! XDDDD

Cominciamo con questo... fatto da me medesima...


Endless Love... Yoshiki



Sono la peggiore fan-girl di quest'uomo! XDDD

Il secondo è anch'esso fatto da me... un mio personale piccolissimo omaggio ad hide...


hide... we never forget you



E infine l'ultimo... un video bellissimo fatto da mio fratello (tutto in famiglia! XDDD)


X Japan - Kurenai ( 紅 )



Tre piccoli omaggi ai divini X in attesa del concerto di Parigi! ^^

WE ARE X!

lunedì 16 giugno 2008

Giappone, misure contro obesità, ora è guerra alla pancia


AMAGASAKI - Qualche giorno fa, Minoru Nogiri, un fioraio di 45 anni, è stato convocato dal comune di Amagasaki e si è ritrovato in fila in attesa di farsi misurare il giro-vita. Non avendo un filo di pancia, non sembrava correre molti rischi di essere classificato sovrappeso o "metabo", la parola più in voga, di questi tempi, in Giappone. Ma dal momento che il nuovo limite fissato dal governo per il giro-vita dei maschi è un rigido 85,09 centimetri, un paio di giorni prima, a casa, il signor Nogiri si è misurato con una certa apprensione. "Sono al limite", si è detto.

Il Giappone, un paese i cui abitanti non sono generalmente considerati degli obesi, sta promuovendo una delle più ambiziose campagne mai intraprese da una nazione per convincere i suoi cittadini a dimagrire. Secondo una legge dello Stato entrata in vigore due mesi fa, tra gli esami da fare per il checkup annuale, le aziende e i governi locali devono misurare anche il giro-vita dei cittadini giapponesi tra i 40 e i 74 anni. Il che significa misurare più di 56 milioni di giro-vita: il 44% dell'intera popolazione.

A chi supera i limiti indicati dal governo (85,09 centimetri per gli uomini e 90 per le donne) e il cui aumento di peso è collegato all'alimentazione verranno forniti alcuni consigli dietetici qualora dopo tre mesi non abbiano ancora perso peso. Se necessario, dopo altri sei mesi, quelle stesse persone verranno sottoposte ad ulteriori controlli. Per raggiungere l'obiettivo di far scendere la popolazione sovrappeso del 10% entro i prossimi quattro anni e del 25% entro i prossimi sette, il governo ha previsto anche delle multe da comminare a quelle aziende e amministrazioni locali che non riusciranno a raggiungere gli obiettivi prefissati. Il ministro della Sanità ritiene che questa campagna contribuirà a contenere il diffondersi di malattie come il diabete e l'infarto.

I contrari al provvedimento del governo sostengono che le linee guida - specialmente quelle sul giro-vita degli uomini - sono troppo severe e che oltre la metà dei maschi, in questo modo, sarà considerata sovrappeso. Il risultato, sostengono, sarà quello di favorire il ricorso a trattamenti medici superflui allo scopo di perdere peso e, in definitiva, di far lievitare la spesa medica. Yoichi Ogushi, professore alla Facoltà di Medicina della Tokai University, dice che "non c'è affatto bisogno" che i giapponesi dimagriscano. "Non credo che questa campagna avrà alcun effetto positivo. Se una cosa del genere si facesse negli Stati Uniti si riscontrerebbero dei benefici, dal momento che molti americani pesano più di 100 chili", spiega Ogushi. "Ma i giapponesi sono talmente snelli da non potersi permettere di perdere peso".

Il professore è più severo con gli americani di essi meritino. Un'indagine effettuata dal National Center for Health Statistics ha stabilito che la circonferenza addominale media dei maschi caucasici americani è di 99 centimetri, ben 2,54 centimetri meno della soglia dei 101,6 indicati dalla Federazione Internazionale del Diabete. Le donne americane non se la cavano altrettanto bene, con un giro-vita medio di 92,71 centimetri, circa 5 centimetri più della soglia stabilita per loro, di 87, 88 centimetri. La differenza delle circonferenze riflette le variazioni di peso e di corporatura che esistono rispetto agli uomini e alle donne giapponesi.

In confronto, i dati che si riferiscono alla popolazione giapponese sono approssimativi, ma una ricerca del 1998 eseguita su un campione di impiegati maschi ha indicato un giro-vita medio di 78,20 centimetri. Ma questa misura contenuta evidentemente non è stata sufficiente ad attenuare le preoccupazioni dei burocrati della sanità giapponese.

Ad Amagasaki, città del Giappone occidentale, le autorità si sono subito date da fare per misurare il giro-vita dei cittadini mettendo in atto un'iniziativa che il governo ha definito un "checkup speciale". Il comune doveva misurare almeno il 65 per cento dei cittadini tra i 40 e i 74 anni coperti dall'assistenza sanitaria nazionale, un obiettivo "estremamente difficile", riconosce Midori Noguchi, un funzionario municipale.

Quando è arrivato il suo turno, Nogiri, il fioraio, è entrato in una cabina, si è tolto la camicia ed ha mostrato un addome piatto e senza tracce visibili di "maniglie dell'amore". Un'infermiera gli ha passato un metro attorno alla vita, all'altezza dell'ombellico, ed ha preso la misura: 85,344 centimetri, qualche millimetro sopra il limite. "Eliminato", ha commentato il signor Nogiri con aria delusa.

La campagna è cominciata un paio d'anni fa, quando il ministro della Sanità ha iniziato a parlare insistentemente di una patologia di cui pochi giapponesi avevano sentito parlare: la sindrome metabolica, un insieme di fattori che aumentano il rischio di sviluppare malattie vascolari e diabete. Tra questi fattori c'è l'obesità addominale, la pressione alta e livelli elevati di glucosio e colesterolo. In men che non si dica, questa patologia dal nome inquietante è stata abbreviata in un buffo "metabo" ed è diventata sinonimo di sovrappeso.

Il sindaco di una città nella prefettura di Mie, si è entusiasmato alla campagna antiobesità al punto tale che assieme ai primi cittadini di altre sei città ha dato vita ad un gruppo chiamato "I Sette Samurai Metabo". Quella campagna, però, si è conclusa improvvisamente quando un attivista di 47 anni, con 99 centimetri di giro-vita, è morto di infarto facendo jogging. E tuttavia, in una palestra di Amagasaki, decine di cittadini - pochi dei quali sembravano sovrappeso - ballano al ritmo della canzone anti-metabo che mette in guardia contro i bottoni dei pantaloni che saltano e rotolano via: "Pyun-pyun-pyun! Addio metabolica. Facciamo insieme il checkup. Dai! Dai! Dai! Non aspettare di ammalarti! No! No! No!"

Fonte: Repubblica.it

mercoledì 4 giugno 2008

La dogana si scusa per aver inserito droga nel bagaglio di un ignaro passeggero


Gli Ufficiali della Dogana Giapponese si sono scusati per aver inserito nel bagaglio di un passeggero qualunque 146 grammi di cannabis (quotata, in Giappone, circa 6.350 Euro).
E' successo all'aeroporto di Narita, dove un funzionario della dogana, ha voluto testare l'efficienza di un cane antidroga, che però non è stato in grado di ritrovare la valigia.
Il problema è sorto quando il funzionario stesso non è stato in grado di rintracciare la valigia, lasciando partire l'ignaro passeggero con il suddetto quantitativo di droga!
Il funzionario della dogana è stato richiamato severamente, poiché ha utilizzato dei metodi vietati dalla legge, e la dogana ha chiesto di restituire la droga al passeggero che l'avesse ritrovata nel proprio bagaglio.
Alla fine, la droga non è stata restituita... speriamo che non sia perché il povero passeggero è stato arrestato in chissà quale angolo del mondo!

Fonte: CulturaGiapponese.it

mercoledì 21 maggio 2008

Confessare 6 cose che non si sanno di me

Grazie a Iolanda che mi ha coinvolta in questa cosa sono costretta a scrivere qui 6 cose inconfessabili su di me... bene... sono pronta, e cercherò di limitare i danni alla mia immagine ( che peraltro ho già rovinato! XDDD )

1) Non vado a dormire se non ho il mio peluche di Winnie Pooh. Sì lo so che ho 24 anni... ma sono rimasta bambina nell'animo!!!! XDDD

2) Lavo in continuazione le mani. Non sopporto di sentirle sporche e ho il terrore dei microbi quindi le lavo perlomeno un centinaio di volte nell'arco della giornata... e se non posso lavarle uso le salviettine umidificate! XD

3) Ho rischiato di portare dei nomi assurdi. Mio padre voleva chiamarmi Iole (come mia nonna), mia madre era indecisa tra Olivia (poi sposavo Braccio di Ferro! O.o) e Cassandra (che prevedeva solo sfortune... oddio! O.o)... alla fine mi hanno chiamata Yara Alessandra... e sempre sull'assurdo siamo rimasti! O.o

4) Possiedo ancora tutte le mie Barbie. E se mi capita ne compro ancora... come al punto uno, so bambina dentroooo!!! XDDDD

5) Una volta mi sono ubriacata e ho fatto una proposta indecente a un mio amico. Più inconfessabile di così... e non sto a dare spiegazioni! ^^"

6) Quando avevo 11 anni ho rubato 3 penne in una cartoleria. Il proprietario però se ne è accorto... ha avvisato mia madre, e mia madre mi ha presa a schiaffi dalla cartoleria a casa... ^^"

Mi sono rovinata abbastanza temo... la mia reputazione ne sta uscendo distrutta! ^^"
Intanto passo la palla a Francy, Tommo e Filippo! XDDDD

Ja ne!!!

lunedì 19 maggio 2008

Hello Kitty ambasciatrice del turismo in Giappone


Hello Kitty ambasciatrice del turismo giapponese. E' la prima volta che un 'brand', poi diventato anche un personaggio di un cartone animato, ricopre questo 'incarico' da quando nel 2003 è partita la campagna per promuovere le visite nel Paese.

Secondo l'agenzia di stampa Kyodo, la gattina con il fiocco rosso all'orecchio, diventata un'icona che compare su gadgets in tutto il mondo, sarà nominata domani ambasciatrice di buona volontà in Cina e a Hong Kong.

Il ministro delle Infrastrutture, trasporti e turismo giapponese pensa così di attrarre turisti verso il Giappone. Con questa iniziativa il governo spera di attrarre 10 milioni di turisti stranieri l'anno entro il 2010, rispetto agli 8 e mezzo dello scorso anno. E' stata scelta Hello Kitty, spiegano dal ministero, per la popolarità del cartone tra i cinesi. Alla fine di giugno è stato anche creato un blog nelle pagine in lingua cinese del sito della campagna.

Hello Kitty è nata nel 1974 in Giappone. E' stata riprodotta per la prima volta come una gattina senza bocca su un portamonete. Poi è diventata un fenomeno globale con oltre 50.000 prodotti in 60 Paesi diversi.

Fonte: RaiNews24

martedì 13 maggio 2008

Kodomo no Hi

Letteralmente viene tradotto come "festa dei bambini".
E' una festività che fa parte della GOLDEN WEEK ed è dedicata al rispetto della personalità dei bambini. Originariamente si chiamava Tango no Sekku e veniva festeggiata il 5° giorno della 5° luna nel calendario lunare.
Fino a poco tempo fa era conosciuta come giornata dei ragazzi, mentre quella delle bambine, HINA MATSURI, si festeggia il 3 Marzo.
Nel 1948 il governo giapponese l'ha decretata come festa nazionale per celebrare tutti i bambini, ed è stata rinominata Kodomo no Hi.
Nonostante ciò viene ancora considerata come una festa esclusivamente dei ragazzi e in molti non ritengono giusto che questa sia festa nazionale mentre quella delle bambine non lo sia.
Il giorno prima della festa le famiglie appendono fuori delle loro case degli aquiloni di carta o di stoffa che raffigurano le carpe koinobori, una per ogni bambino; esse simboleggiano la perseveranza, la tenacia, l'energia virile e la futura riuscita... “carpe guizzanti verso l’alto”, esse secondo una leggenda cinese sono capaci di nuotare contro corrente e di risalire altissime cascate, trasformandosi in draghi possenti.
Nelle case si espone anche una bambola di Kintaro e l'elmo dei samurai, Kabuto, che stanno a simboleggiare un bambino sano e forte.
Kintaro era il nome d'infanzia di Sakata no Kintoki, samurai del periodo HEIAN, famoso per la forza che possedeva da bambino.
In questo giorno di festa si mangiano polpette di riso avvolte in foglie di quercia (kashiwa mochi) e le "polpette della saggezza" (chimaki dango), avvolte nelle foglie di bambù.

FONTE: domusognidibambini.blogspot.com

venerdì 2 maggio 2008

May, 2nd 1998 - May, 2nd 2008 10th Anniversary of hide's death

Nella notte tra il 1 e il 2 Maggio 1998 moriva hide...
Sono passati esattamente dieci anni dalla sua scomparsa... e in questo mio piccolo spazio non poteva non esserci un pensiero per lui... soprattutto in questo giorno...

ALWAYS IN OUR HEARTS... FOREVER LOVE... FOREVER HIDE!

giovedì 10 aprile 2008

Genji Monogatari


Noto anche come "Storia del principe splendente" e scritto dalla dama di corte Murasaki Shikibu, vissuta nel periodo di Heian, questo romanzo viene considerato come uno dei capolavori della letteratura giapponese e della letteratura mondiale.
Scritto tra il 1001 e il1011, è diviso in 54 libri che narrano le vicende del principe Genji e dei suoi discendenti, e fornisce un quadro accurato sulla vita di corte dell'epoca.
Protagonista della prima parte dell'opera è Genji, conosciuto anche come HIKARU GENJI (Genji lo splendente) figlio dell'imperatore e della sua concubina più amata, Kiritsubo.
La morte della madre, avvenuta quand'era bambino lascerà in lui la figura materna vacante e per tutta la vita cercherà una donna ideale spesso vagheggiata.
All'età di 12 anni deve sposare, per volere di suo padre, la principessa Aoi, che non ama; pensa quindi di trovare la donna ideale in dama Fujitsubo, nuova concubina del padre, ma in quanto sua matrigna è una donna a lui proibita.
I due innamorati cercano quindi di reprimere i propri sentimenti, Fujitsubo chiudendosi nel riserbo e Genji lanciandosi in continue avventure che però non lo soddisfano.
Per curarsi da una malattia visita Kitayama, la regione delle colline anord di Kyoto, dove incontra una bambina, Murasaki, che scopre essere la nipote di Fujitsubo; la porta quindi a vivere con sè e ne cura l'educazione per farne la sua dama ideale.
Nel frattempo riesce ad incontrare dama Fujitsubo, da cui ha un figlio che però viene riconosciuto dall'imperatore divenendo così Principe Ereditario.
Genji si riconcilia con sua moglie Aoi e i due hanno un figlio, ma Aoi muore poco dopo il parto posseduta dallo spirito di Dama Rokujo, un'antica amante del principe ossessionata dalla gelosia. Il principe sposa quindi Dama Murasaki. L'imperatore muore e a corte prende il sopravvento una fazione ostile a Genji; quando quest' ultimo intreccia una relazione con la concubina del fratello la fazione approfitta dello scandalo per esiliarlo ad Harima, lontano dalla capitale, dove viene ospitato da un ricco possidente che lo incoraggia ad avere una relazione con sua figlia, Dama Akashi, dalla quale avrà una figlia destinata a diventare imperatrice.
Perdonato dal fratello, Genji torna a corte portando con sè Dama Akashi. Il figlio suo e di Fujitsubo è diventato imperatore e, saputo il legame che lo lega a Genji lo eleva ad alti onori.
La vita di Genji giunge ad uno stallo, ha una posizione consolidata a corte, ma la sua vita affettiva non lo soddisfa.
Controvoglia sposa una giovane dell'alta nobiltà, Nyosan, che però lo tradisce e lo costringe a riconoscere un figlio non suo, Kaoru... il destino gli ha riservato la medesima sorte del padre.
Dopo poco Dama Murasaki muore lasciando in Genji una profonda melanconia, si ritira quindi dal mondo e muore all'età di 54 anni.
Nella seconda parte dell'opera i protagonisti sono Kaoru, figlio di dama Nyosan e il suo amico Niou, figlio di Genji e Dama Akashi, e vengono narrate le loro avventure e la loro rivalità nel tentativo di sedurre la stessa donna.
I temi dell'opera sono due: la riflessione sulla caducità delle cose, dei sentimenti, della bellezza e della vita; e il desiderio di giungere alla bellezza e l'aspirazione a uno stile di vita elegante e raffinato che motiva le azioni di Genji.
Molti scrittori giapponesi di ogni epoca si sono rivolti al Genji Monogatari come fonte d'ispirazione; anche alcune opere del Teatro No traggono il loro tema dal romanzo.
In epoca moderna numerosi scrittori, tra cui Akiko Yosano e Yukio Mishima, hanno rivalutato l'opera apprezzando la sua modernità e complessità e l'hanno tradotta in giapponese moderno (è scritto infatti in giapponese antico, quello parlato a corte nel periodo di Heian).

giovedì 3 aprile 2008

Un ritorno in grande stile!

Per chi non lo sapesse ( ma c'è qualcuno che non lo sa?! XDDD) il 28,29 e 30 Marzo si sono tenuti al Tokyo Dome 3 concerti che hanno segnato il grande ritorno degli X-Japan... dopo 10 anni dal loro scioglimento!
Io ho avuto modo di vedere soltanto il primo dei tre... ed è stato veramente stupendo, emozionante e perfino commovente in alcuni punti... come quando Yoshiki ha iniziato a suonare al piano "Without You" (scritta in ricordo di hide... il chitarrista della band scomparso 10 anni fa) e per la prima volta Toshi l' ha cantata... mentre le immagini di hide scorrevano alle loro spalle... da brividi!
Le parole comunque non bastano per descriverli... vi lascio quindi con tre video che riassumono i tre live... buona visione!

X-Japan ~ Night Of Destruction ~ 28-03-2008

X-Japan
~ Night Of Madness ~ 29-03-2008

X-Japan
~ Night Of Creation ~ 30-03-2008

Ricordo infine che gli X-Japan molto probabilmente saranno il 5 Luglio a Parigi... e io ovviamente sono già lì!!! XDDD

lunedì 24 marzo 2008

Conan... il cagnolino buddista!


E' un fervente religioso e non è raro incontrarlo nel tempio buddista Zen 'Shuri Kannondo' di Naha, in Giappone, dove si reca per pregare. A zampe giunte. Già, perché si tratta di un piccolo Chihuahua bianco e nero di un anno e mezzo, un cagnolino che risponde al nome di Conan e che non perde occasione per accompagnare il suo padrone, Joei Yoshikuni, al tempio buddista.

Si posizionano davanti all'altare, Yoshikuni inginocchiato, Conan seduto sulla zampe posteriori e con le anteriori giunte in segno di preghiera. E lo fa tutte le volte che il padrone si inginocchia per pregare. "Penso che abbia imparato guardando me, mentre prego", ha detto Yoshikuni, il padrone del cane.

E, vista la facilità di apprendimento del suo Conan, ora Yoshikuni chiederà al piccolo Chihuahua qualcosa in più: imparare la meditazione, naturalmente a zampe incrociate.

Fonte: RAI Net News

martedì 18 marzo 2008

In Giappone allarme anticendio per i sordi

Svegliarsi con l'odore del wasabi. Il Giappone ha sviluppato un allarme antincendio per sordi che si base sull'aroma pungente del condimento verde giapponese tipico del sushi.
Il marchingegno, se rileva presenza di fumo, spruzza nell'aria una fragranza di wasabi sintetizzato che sveglia anche chi è avvolto nel sonno più profondo. Il professore Makoto Imai della facoltà di scienze mediche dell'Università Shiga, che ha costruito l'allarme in collaborazione con Seems, un'azienda di profumi, ha detto che il rilevatore di fumo potrebbe salvare le vite di chi ha problemi d'udito.
"La percentuale di anziani tra le vittime di incendi è di circa il 50%. Così, lo staff di Seems... ha pensato che l'indebolimento dell'udito potrebbe essere una delle causa del ritardo nella reazione agli incendi", ha detto a Reuters in una e-mail.
Il rilevatore di fumo al Wasabi è stato testato su 14 persone, tra cui quattro sordi. Con l'eccezione di una persona che aveva il naso chiuso, tutte si sono svegliate nel giro di due minuti dalla spruzzata odorosa.
Imai ha detto che la produzione sperimentale di rilevatori al Wasabi partirà nel giro di un anno e il prodotto sarà in commercio entro due anni.

Fonte:
Yahoo! Italia Notizie

martedì 11 marzo 2008

Il Giappone parla sempre più italiano


Lo rivela un’indagine, la prima di questo genere nel Paese asiatico, sulla diffusione della lingua italiana nelle aree metropolitane di Tokyo e Nagoya: i risultati sono a dir poco sorprendenti.
Sono migliaia gli studenti che in Giappone si accostano alla lingua italiana. A rivelarlo è un’indagine, la prima di questo genere nel Paese asiatico, sulla diffusione dell’italiano in Giappone commissionata dall’Ambasciatore d’Italia, Mario Bova, al prof. Fabrizio Grasselli, rappresentante della Società Dante Alighieri in Giappone.
La ricerca, condotta tra la metà del mese di novembre e i primi giorni di dicembre dello scorso anno e relativa alle aree metropolitane di Tokyo e Nagoya, riporta numeri significativi in merito all’interesse degli studenti giapponesi nei confronti del nostro idioma: a livello scolastico sono 5.000 a Tokyo e circa 800 a Nagoya; a livello universitario sono 4.800 negli Open College, ai quali vanno aggiunti i circa 2.000 delle restanti università che offrono corsi di italiano.
Negli ultimi anni si è registrata una forte richiesta anche tra i bambini: nell’area metropolitana di Tokyo sono circa 200 gli alunni di età compresa tra i 3 e i 15 anni che hanno espresso il desiderio di accostarsi alla lingua italiana.
L’interesse crescente del Giappone verso il nostro idioma si nota, oltre che dal punto di vista didattico, anche da quello più semplicemente legato alla quotidianità giapponese: basta trascorrere qualche giorno nel Paese nipponico per notare la presenza di nomi e diciture in italiano, dai ristoranti ai quartieri commerciali, dai prodotti più vari alle riviste. I casi più eclatanti di questa tendenza sono costituiti dalla ricostruzione di una strada italiana a Venus Fort a Odaiba, sulla baia di Tokyo, la nascita di un quartiere italiano a Shiodome e la ristrutturazione di un quartiere veneziano a Nagoya, detto “Italia Mura”.
Una diffusione, quella della nostra lingua, incoraggiata da Istituzioni e scuole giapponesi quale veicolo fondamentale in ambito commerciale e professionale: negli ultimi 15 anni è notevolmente aumentato il numero di studenti giapponesi che frequentano corsi di italiano e che si recano in Italia per studiarlo.

Fonte: www.ladante.it

venerdì 7 marzo 2008

L' Epoca Sengoku


Verso la metà del 1400 il Giappone fronteggiava la più grande crisi politica della sua storia.
Il Giappone era uno stato amministrato dallo Shogun (il generale più forte, consigliere supremo dell'imperatore, ma molto spesso più potente di quest'ultimo) da cui dipendevano i Daimyo, signori locali a cui dava in amministrazione vaste porzioni di terra.
I feudi erano centri di potere autonomi, avevano propri emissari doganali e tributari, un proprio codice di leggi e potevano contare solo su se stessi per imporsi sui vicini più deboli.
Solo 30 feudi su 250 erano abbastanza potenti all'inizio del XVI secolo.
Lo shogunato Ashikaga non fu capace di guadagnarsi la fedeltà di molti daimyo, in particolar modo i più autonomi che avevano i loro domini lontani dalla capitale Kyoto; questi feudi avevano iniziato a esercitare una forte influenza politica e militare, tanto da minacciare e mettere in discussione lo shogunato. Il processo che portò a questo nuovo equilibrio di potere viene detto gekokujo "i subordinati prevaricano i superiori".
L'Era Sengoku o PERIODO DEGLI STATI COMBATTENTI ebbe inizio allo scoppiare della guerra di Onin (1467-1477). Inizialmente questa guerra era solo un conflitto locale fra due daimyo, i più potenti, gli Hosokawa e gli Yamana; presto però il conflitto si estese anche alle altre regioni.
La guerra scoppiò nel 1467 e in pochi mesi devastò Kyoto. Nel settembre 1467 Yamana trovò l'alleanza di un altro potente daimyo, Ouchi Masahiro e il conflitto si allargò. Alla fine del 1467 non c'era ancora un vincitore. Alla morte di Yamana e di Hosokawa, nel 1473, il conflitto andò mano mano soegnendosi e cessò del tutto nel 1477, lasciandosi alle spalle migliaia di morti e Kyoto devastata.
Dopo la guerra di Onin gli Ashikaga persero il loro potere diventando burattini della famiglia Hosokawa. Quando, nel 1493, il reggente Hosokawa fece deporre lo shogun Yoshitane Ashikaga mettendo al potere un altro membro della famiglia, Yoshizumi, iniziò un nuovo conflitto.
Nel 1499 Yoshitane ottene il supporto degli Ouchi. Nel 1507 Matsumoto, reggente degli Hosokawa, fu assassinato e nel 1508 Yoshizumi fu costretto alla fuga; lo shogunato tornò quindi a Yoshitane.
Con la morte di Matsumoto i due figli adottivi iniziarono una guerra per la successione e la famiglia perse il proprio potere. Duarnte i successivi 50 anni molti daimyo approffittarono della crisi per stabilire propri domini indipendenti.
Tra le battaglie svoltesi in questo periodo vanno ricordate quelle tra il clan Takeda e quello Uesugi, quelle di Tokugawa Ieyasu, che unificò la parte ovest del Giappone e le guerre di Oda Nobunaga (1534-1582) sotto cui il Giappone ritrovò un'unificazione almeno parziale.
Nato nel 1534 nella provincia di Owari, nel 1560 Nobunaga consolidò sotto il suo dominio tutti i piccoli clan della regione. Si alleò poi con Tokugawa Ieyasu e Toyotomi Hideyoshi che lo serviranno fino alla sua morte. Nel 1567 vinse la battaglia di Okehazama estendendo i suoi domini oltre la regione di Owari. Nel 1568 conquistò Kyoto e fece eleggere come shogun Yoshiaki Ashikaga, un burattino nelle sue mani. Dopo altre numerose imprese venne assassinato nel 1582, alla sua morte Ieyasu e Hideyoshi si spartirono le province e ciò comportò l'inizio di una nuova guerra civile. Nel 1590 Hideyoshi iniziò le Campagne di Corea, ufficialmente per espandere l'impero, ma in realtà per indebolire i propri avversari politici impegnandoli in una guerra all'estero. Inizialmente i samurai ebbero la meglio, ma quando la Cina iniziò a impegnarsi nel conflitto il sogno di conquista finì.
Hideyoshi morì e fu formato Il Consiglio dei Cinque Reggenti che aveva lo scopo di consegnare l'impero al suo erede una volta che fosse diventato maggiorenne; questo consiglio era in sostanza un senato composto da 5 daimyo, reciproci avversari che non si sarebbero mai accordati. Hideyoshi però aveva sottovalutato un rappresentante: Tokugawa Ieyasu.
Nel giro di due anni dalla morte di Hideyoshi l'impero era di nuovo spaccato. Si erano formate due fazioni, quella di Ieyasu composta da circa 80.000 samurai e quella di Ishida Mitsunari, altro membro del consiglio, con 110.000 uomini. Nella famosa battaglia di Sekigahara del 1600 persero la vita circa 40.000 samurai e Ieyasu trionfò ponendo fine al periodo più sanguinoso della storia dell'impero.
Gli venne concessa la carica di shogun nel 1603 e nacque così lo shogunato Tokugawa che amministrerà il Giappone fino alla seconda metà del XIX secolo. Il 1603 è anche la data in cui, per convenzione, si conclude l'epoca Sengoku e inizia il periodo Edo.

venerdì 29 febbraio 2008

Hina Matsuri


Il 3° giorno del 3°mese dell'anno in Giappone è Hina Matsuri, la Festa delle Bambole.
Originariamente le bambole (hina ningyou) erano di carta e venivano usate come ricettacolo per le negatività accumulate nel corso dell'anno e venivano gettate nei fiumi, un modo per scacciare la malasorte.
Dopo il periodo Edo (1600-1867) le bambole sono diventate una raffigurazione della corte feudale, e la festa una celebrazione delle bambine presenti in famiglia. Le famiglie più tradizionaliste conservano da generazioni la loro collezione di bambole.
Il 3 Marzo di ogni anno, nelle case giapponesi, viene allestita una rappresentazione con una schema di base tradizionale che ogni famiglia deve rispettare: una sorta di scalinata composta da sette ripiani scalati uno dall'altro alla stessa distanza e ricoperta di panno rosso. Sul ripiano più alto vengono esposti le bambole rappresentanti l'imperatore (Odairi-sama) e l'imperatrice (Ohime-sama) in costumi antichi da cerimonia, seduti e con il volto rivolto allo spettatore; alle loro spalle sono posti due paraventi dorati e ai loro finchi due lanterne a stelo.
Nei ripiani inferiori troviamo la corte, dame di compagnia, servitori, ma anche decorazioni floreali, mobili e preziosi oggetti di uso domestico riprodotti in scala ridotta.
Il tutto può solo essere guardato e mai toccato.
L' esposizione delle bambole è destinata a rallegrare le bambine della famiglia per cui vengono esposte solo nelle case di famiglie dove vi siano delle figlie femmine; ed è dedicata a tutte le "dame" della casa nella speranza che le bambine si sposino presto.
La rappresentazione serve ad esaltare i tradizionali ruoli dei sessi all'interno della famiglia; e il decoro della società feudale è stato scelto per l'impatto coreografico che ha sulle menti dei giovani, chiamati a riprodurlo una volta adulti... nel caso delle donne sposandosi. Le bambole fanno la loro parte, vengono esposte anche un mese prima per giore della loro bellezza, ma una volta passata la festa vengono subito messe via; la parola katazukeru , "mettere via", se scritta con kanji diversi significa proprio sposarsi. Riporre le bambole rapidamente dopo la festa equivale ad una preghiera per un matrimonio che non avvenga troppo al di là del tempo.
Il giorno di Hina Matsuri si mangia anche qualcosa di speciale, l' hamaguri, un mollusco bivalve che viene arrostito nella sua conchiglia e che sta a simboleggiare l'unità della coppia e ancor di più la fedeltà, qualità importantissima per una donna. Si beve del sakè dolce... ed anche alle bambole viene offerto del cibo: hishimochi (dolci di riso), e hina arare (palline di riso essiccato).

domenica 24 febbraio 2008

Visual Kei

Lo stile visual nasce a cavallo degli anni '70 - '80, in Giappone, ispirato ad alcuni stili occidentali quali punk, glam, gotico e dark.
E' una caratteristica delle rock band giapponesi, composte quasi esclusivamente da da artisti di sesso maschile che si esibiscono indossando vestiti vistosi caratterizzati da tessuti quali pizzo e pelle, e dalla presenza di numerosi accessori come borchie, cinghie e piercing; capelli lunghi e tinti con acconciature stravaganti e un trucco pesante che da un aspetto androgino.
Il look visual, tuttavia, non si presta a nessuna catalogazione in quanto può spaziare dal mondo colorato e luccicante del glam a quello opposto del gotico. Ogni artista o gruppo può scegliere di adottare il visual in diverse forme e misure.
Band storiche da ricordare nello stile visual sono sicuramente:

- X-Japan - Malice Mizer - Luna Sea - Moi dix Mois
All'interno del Visual kei sono cresciuti svariati movimenti popolari, il fashion style Gothic lolita, e i sottogeneri musicali; due esempi sono l' EroGuro (erotic & grotesque... una forma artistica che ha a che fare con il sesso, la violenza... bizzarra e grottesca), e l' Angura Kei.
Un altro sottogenere importante è l' Oshare Kei, che iniziò a comparire in Giappone intorno al 2001. Oshare significa "elegante" o "alla moda". Lo stile d'abbigliamento di questo genere è solitamente colorato e vivace. In questo stile troviamo band quali i Panic Channel, i Milphinne e gli Antic Cafe.



venerdì 15 febbraio 2008

La Geisha

Geisha è un termine giapponese comporto da due kanji (gei) che significa "arte" e (sha) che significa "persona". Il termine geisha vorrebbe dire, in italiano, "persona d'arte" o meglio, "artista".
L'apprendista geisha è chiamata maiko (舞妓), parola anch'essa di due kanji: (mai) che significa "danzante" e (ko) che significa "fanciulla".
Nell'epoca Kamakura la donna veniva confinata in casa, sottomessa all'uomo, poco educata e poco attraente. La conseguente noia che provavano gli uomini li portava a cercare la donna ideale che non avevano in casa, una donna più indipendente e con più personalità: la geisha.
L'arte della geishe nasce nel periodo Tokugawa (1600-1868), ma la geisha in quanto tale non compare fino all'era Meiji.
La prima figura paragonabile alla geisha è la cosidetta saburuko: cortigiane specializzate nell'intrattenimento delle classi nobili. Ebbero il loro apice nel VII secolo per poi scomparire pochi secoli dopo, soppiantate dalle juuyo, ossia prostitute d'alto bordo.
Per poter cominciare a parlare di una figura simile all'odierna "donna d'arte" si deve arrivare al 1600, quando alle feste degli aristocratici, a parte le juuyo, cominciarono a partecipare le prime geisha, che inizialmente erano uomini aventi il compito di intrattenere gli ospiti con balli e canti... una sorta di giullari.
Col tempo cominciarono ad apparire anche le prime geisha donne che ben presto soppiantarono gli uomini.
Quando, nel 1617, durante il perido Edo, Tokugawa Hidetada, secondo shogun Tokugawa, rese la prostituzione legale, le case di piacere si moltiplicarono a dismisura e, poichè laprofessione della geisha era ancora in fase di assestamento, spesso questa figuara veniva confusa con quella della prostituta. Infatti, anche se alle geisha fu subito proibito di acquistare la licenza di prostituzione, il controllo non era molto stretto. Fu solo nel XIX secolo, quando le geisha avevano soppiantato le juuyo, che vennero emanate leggi più precise in tale proposito; in tutte le principali città del Giappone vennero creati dei quartieri, detti hanamachi (città dei fiori) dove potessero sorgere le case da tè (ochaya) e le case delle geishe (okiya), distinti dai bordelli... le geishe e le prostitute diventarono così due figure distinte ( anche se, tutt'oggi, c'è chi associa le geishe alle prostitute).
L'immagine del viso bianco della geisha, con le labbra rosse come due petali, è un'opera d'arte vivente.
Le geishe sono intrattenitrici da tavolo, richieste per la loro arguzia e la capacità nel conversare. Persino in età avanzata alcune geishe sono rispettate come esponenti delle arti tradizionali.
Oggi una geisha può guadagnare parecchio denaro, che investe però nel guardaroba; una geisha non può portare lo stesso kimono con lo stesso cliente per più di due volte.
Alcune geishe hanno sposato dei Primi Ministri: Katsura nel periodo Meiji e Yoshda negli anni '50. Nel 1989 uno scandalo con una geisha fece cadere il Primo Ministro Uno a soli due mesi dalla sua elezione.
In epoche antiche le ragazze venivano addestrate sin dall'infanzia per diventare geishe, oggi cominciano poco prima dei vent'anni. Centinaia di ragazze aspirano ad essere una geisha, ma solo poche superano il rigoroso addestramento come maiko presso l'okiya, dove vengono insegnati loro il canto, la danza, la pratica dello shamisen (liuto giapponese a tre corde) e dove imparano le regole comportamentali.
Prima della II Guerra Mondiale il numero delle geishe si aggirava intorno alle 100.000, oggi le geishe raggiungono a malapena le 8000 unità.
Le comunità di geisha che tutt'oggi esistono sono quella di Tokyo e quella di Kyoto, la più importante, in cui esistono cinque hanamachi, i più famosi e importanti dei quali sono:quello di Gion, quello di Pontocho, quello di Miyagawacho e quello di Kamishichiken.
Tokyo invece ne conta sei: Shimbashi, Akasaka, Asakusa, Yoshicho, Kagurazaka e Hachioji.

sabato 9 febbraio 2008

Yoshiki Hayashi


Su questo blog non può mancare un intervento dedicato al mio amato... il Sublime Essere Supremo Yoshiki!!! *_*
Nato a Tateyama, Chiba, il 20-11-1965, è noto soprattutto per essere il fondatore, pianista e batterista degli X-Japan... nonchè per aver scritto la maggior parte delle loro canzoni (tra cui cito, tanto per ricordarne qualcuna, TEARS, SAY ANYTHING, ENDLESS RAIN, FOREVER LOVE, KURENAI... e basta perchè potrei scriverle tutte altrimenti! XD)! ^^
Comincia a suonare il piano all'età di 5 anni e successivamente comincia a suonare anche la batteria. All'età di 10 anni trova il corpo senza vita del padre, suicidatosi per problemi economici. Yoshiki scriverà la canzone TEARS proprio in onore di suo padre.
Nel 1982, alla fine della scuola, forma gli X insieme al suo amico d'infanzia Toshi. Nel 1986, grazie all'aiuto della madre, che vende l'impresa di famiglia, fonda la Extasy Records per poter avviare la carriera degli X che non trovavano un produttore discografico. Al gruppo si uniscono poi Pata e hide, chitarristi, e il bassista Taiji; dopo l'abbandono di quest'ultimo nel gruppo entra Heath.
Nel 1992 gli X cambiano il nome in X-Japan, perchè, in uno dei vari viaggi negli USA avevano scoperto che già esisteva una rock band col nome X. Nel gruppo Yoshiki suonava sia la batteria che il piano, alternandosi, durante i concerti, tra i due strumenti; quando invece la canzone non permetteva il cambio pre registrava o la traccia del piano o quella della batteria dedicandosi completamente a uno dei due strumenti.
Per la violenza con cui suona la batteria ha avuto vari problemi al collo ed è stato costretto a portare un collare. Oltre al piano e alla batteria suona anche la chitarra e il basso.
Durante la sua carriera negli X-Japan lavora anche ad alcuni progetti solisti, tra cui:

- V2 con Tetsuya Komuro dei Globe, nel 1991 realizzano il singolo EYES OF VENUS
- ETERNAL MELODY con la London Philarmonic Orchestra e George Martin (Beatles) in cui include alcune canzoni degli X-Japan e il pezzo classico AMETHYST
- Nel 1994 con Roger Taylor (Queen) realizza il singolo FOREIGN SAND
- pubblica due compilation intitolate YOSHIKI SELECTION in cui si possono ascoltare i suoi pezzi classici preferiti, suonati da lui
- Nella compilation KISS MY ASS - A TRIBUTE TO KISS riarrangia la canzone BLACK DIAMOND e la esegue con l' American Symphony Orchestra.

Nel 1997 Toshi decide di lasciare la band e gli X-Japan si sciolgono.
Yoshiki aveva intenzione di riformare la band nel 2000 assieme a hide, ma questo non fu possibile a causa della morte del giovane chitarrista nel Maggio 1998.
Dopo i funerali di hide, dove gli X-Japan eseguono FOREVER LOVE, e dove Yoshiki tenne un discorso, si trasferì a Los Angeles. Continuò a lavorare come autore e produttore lanciando vari gruppi con la sua etichetta Extasy Records, tra cui i Dir en Grey, i Glay, Kiedney Thieves, Abandoned Pools...
Nel Novembre 1999 riappare in pubblico; esegue la canzone ANNIVERSARY alle celebrazioni per il 10° anniversario della salita al trono dell' Imperatore.
Nel Dicembre 2002 Yoshiki torna on stage presentando il suo nuovo progetto Violet UK; Violet deriva dal fatto che combinando tutti i colori, ne deriverà sempre il viola, qui si combinano diversi generi musicali dati da sprazzi di batteria digitale, un tocco di pianoforte e chitarra elettrica. Vocalist femminili completano queste sonorità.
UK perchè tutti i brani sono in inglese.
Dal Settembre 2004 all' Agosto 2005 si unisce alla band Globe.
Sempre nel 2005 partecipa all' Expo 2005. Recentemente ha fornito la colonna sonora per il film horror CATACOMBS e ha formato la rock band S.K.I.N. assieme a Gackt (ex Malice Mizer), Sugizo (ex Luna Sea), Miyavi e Ju-Ken del Gackt Job.
Nel 2007 gli X-Japan si riuniscono, la band apparirà nella colonna sonora del film horror SAW IV, con I.V. una canzone scritta da Yoshiki e contenente materiale inedito scritto da hide. La band ha annunciato anche due date al Tokyo Dome il 28 e il 30 Marzo.

Chiudo così questo articolo (un pò lunghino ^^) dedicato a Yoshiki-san... un autentico genio, con un talento musicale mostruoso, che spero venga finalmente riconosciuto in tutto il mondo!

giovedì 7 febbraio 2008

La prima geisha occidentale


Girovagavo per la rete e ho trovato, sul sito del Corriere della Sera, la notizia di una ragazza australiana (di Melbourne) che, dopo anni di tirocinio, è diventata la prima donna occidentale ad entrare a far parte del centenario mondo delle geishe.
Sayuki, questo il suo nome, è arrivata in Giappone a 15 anni per una vacanza studio e, innamoratasi delle tradizioni del Paese del Sol Levante, ha deciso di rimanervi.
Il suo tirocinio è avvenuto in casa di una geisha di Asakusa, quartiere dove, negli anni '30, le geishe vissero il loro periodo di massimo splendore; e ha richiesto l' esercizio di tutte le arti che sono richieste a un'intrattenitrice del suo rango, tra cui la cerimonia del tè, l'arte della danza e la conversazione.
Ora che è una geisha a tutti gli effetti, Sayuki è impegnata nell'organizzazione di cene e banchetti che comprendono sempre anche uno spettacolo musicale o di ballo; ed ha anche un sito internet che permette di contattarla! ^^

Se volete leggere l'articolo completo basta cliccare qui!!! ^^

mercoledì 6 febbraio 2008

Sapporo Yuki Matsuri


A Sapporo (Hokkaido) è in corso, dal 5 all'11 Febbraio, il 59° Sapporo Yuki Matsuri, ossia il Festival della neve di Sapporo, che si svolge ogni anno a Febbraio nell'omonima città.
Nell'Odori koen, a Makomanai e Susukino, tre località di Sapporo, vengono costruite più di 300 statue gigantesche fatte con ghiacchio e neve.
La festa è nata nel 1951, quando degli alunni di una scuola superiore costruirono, proprio nell' Odori koen (il parco della città) 6 piccole sculture di neve.
Se di giorno queste sculture sono a dir poco fantastiche, di notte, con le luminarie della città, diventano uno spettacolo che toglie veramente il fiato!!!

lunedì 4 febbraio 2008

Kitchen - Banana Yoshimoto


Uno dei più bei libri di Banana Yoshimoto... forse il più bello in assoluto! Io lo adoro... l'ho letto e riletto, e ancora non mi stanco di riaprirlo! ^^
E' la storia di Mikage, che dopo aver perso i genitori, perde anche la nonna con cui viveva restando così sola.
Si trasferisce allora a casa di Yuichi suo compagno di università e amico della nonna, che vive con la madre, Eriko. Più avanti scoprirà che Eriko in realtà è il padre di Yuichi, che è diventato donna dopo la morte della moglie. Grazie a questa convivenza Mikage ritrova il suo equilibrio perduto.
Dopo alcuni mesi la ragazza decide di tornare a vivere da sola, lascia l'università e si dedica alla sua grande passione, la cucina, diventando l'aiuto di una nota professionista.
Una notte Yuichi le telefona, dopo mesi che non si sentivano, e le dice che sua madre è morta, assasinata, alcuni mesi prima, da uno dei clienti del bar in cui lavorava... il ragazzo non aveva avuto il coraggio di dirglielo per tutto quel tempo... A Mikage cade il mondo addosso, si convince quasi che tutte le persone che ama siano destinate a morire. La mattina dopo viene a sapere che dovrà partire per lavoro... e non può rifiutare... la sera decide allora di stare vicino a Yuichi e dorme a casa del ragazzo.
Il giorno dopo una ragazza, compagna di Yuichi, si presenta da lei facendole una scenata di gelosia... dicendole che non può fare i propri comodi col ragazzo, e che, se ne è innamorata, deve prendersi anche gli obblighi derivanti da una relazione... le stesse cose le vengono ripetute da Chika-chan, una collega di Eriko... che inoltre le dice che Yuichi è partito, e le dice dove può trovarlo. Anche Mikage parte per il suo lavoro, e una sera si decide a telefonare al ragazzo,e capisce che probabilmente quella sarà l’ultima volta che lo sentirà, perché lui continuerà a fuggire da tutti. Decide allora... vuole raggiungerlo... anche se solo per una notte... arrivata all'albergo dove Yuichi alloggia irrompe nella sua camera dalla finestra... al mattino dopo riparte, ma risentirà il ragazzo telefonicamente prima che il suo viaggio di lavoro finisca... Yuichi è tornato a Tokyo, lei tornerà la sera... si danno appuntamento per cenare insieme a casa.

Il libro parla della solitudine giovanile; il titolo deriva dall'ossessione della protagonista per la cucina, simbolo della sua ricerca di protezione e di calore; metafora della faticosa ricerca della dimensione familiare perduta, ma sempre desiderata.

“Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola. Nei momenti in cui sono molto stanca, mi succede spesso di fantasticare. Penso che quando verrà il momento di morire, vorrei che fosse in cucina. Che io mi trovi da sola in un posto freddo, o al caldo insieme a qualcuno, mi piacerebbe poterlo affrontare senza paura. Magari fosse in cucina!”

domenica 3 febbraio 2008

Hattori Hanzo

Chi ha visto "KILL BILL" si ricorderà sicuramente di Hattori Hanzo... l'abilissimo forgiatore di katane, che crea la spada per la Sposa.
Ma Hanzo (1541 - 1596) non è solo il personaggio che appare nel film, bensì una figura realmente esistita; nato come vassalo del clan Matsudaira, e spesso chiamato anche Devil Hanzo a causa della crudeltà che dimostrava in battaglia, servì sotto Tokugawa Ieyasu.
Si narra che divenne un ninja esperto giovanissimo, a soli 12 anni... e che fu riconosciuto come maestro ninja a soli 18 anni. Prese parte alla sua prima battaglia all'età di 16 anni, e combattè nella battaglia di Anegawa e nella battaglia di Mikatagahara giungendo all'apice della sua fama nel 1582, alla morte di Oda Nobunaga.
Morì nel 1596, all'età di 55 anni, ucciso in combattimento da un ninja nemico.
Lasciò un successore, Hattori Masanari, che però non ebbe il suo stesso successo come ninja.
Nel Palazzo Imperiale di Tokyo è possibile vedere l'Hanzo - mon... la porta di Hanzo, chiamata così in suo onore.
Le sue ceneri si trovano nel cimitero Sainen-ji a Tokyo assieme alle sue armi.

sabato 2 febbraio 2008

Konnichiwa!!! ^^

Benvenuti a tutti sul mio blog!!! ^^
In fuga dallo space di msn, che mi ha creato non poche crisi isteriche per la sua lentezza, mi ritrovo finalmente ad aprire un blog serio!!! XD
E di che parlerò qui?! Semplice... della mia più grande passione... del Giappone!
Del mio amore per questa terra, che è nato durante la mia infanzia vedendo gli anime; dei miei manga preferiti... della j-music, della storia e delle tradizioni di questo paese, dei miei progressi (piuttosto dei miei fallimenti XDDD) nello studio del giapponese (sono arenata alle vocali da 2 mesi!!! ^^" ma un giorno lo parlerò in modo fluente! XD) e del mio sogno... che forse si sta per realizzare... quello di poter vivere il Nihon in prima persona!!! ^^
Tenetevi pronti ad entrare in questo mio pazzo mondo!!! XD
Stay tuned!